Inutile girarci attorno: questo Battlefield 1 funziona alla grande e se volete capire il perché leggete questo articolo scritto da chi Battlefield lo conosce da più di 10 anni e dopo aver anche sentito il parere di diversi “veterani”.
E’ vero, abbiamo provato solo una versione Beta ma il gioco è divertente e ha degli spunti davvero interessanti che fanno pensare a un ottimo risultato finale. Come tutte le Beta qualcosa non va, ma ci sembra che i pro superino di gran lunga i contro.
Facciamo una piccola riflessione e guardiamo al passato. Battlefield ha una storia lunghissima, parte dal 2002, sono 14 anni di successo. E’ una grande idea che funziona, diverte e appassiona player e clan da più di un decennio. Ultimamente abbiamo visto qualche esperimento un po’ curioso come Battlefield Hardline e Star Wars: Battlefront, titoli che hanno avuto un certo successo nelle vendite un po’ meno nella longevità ma forse hanno lasciato in eredità qualcosa di positivo anche per Battlefield 1.
Battlefield è un gioco nato per far divertire, non è un simulatore, sbaglia chi si aspetta il realismo. E’ nato per far divertire gruppi di amici, clan interi. E’ proprio questo ultimo aspetto che differenzia Battlefield da un gioco di successo come Call of Duty: entrare in un server assieme ai propri amici, stare nello stesso lato e fare gioco di squadra. Call of Duty premia l’individualità mentre Battlefield premia la squadra permettendo però anche a un giocatore solo di fare la propria partita divertendosi. Gli ultimi Battlefield hanno migliorato di molto l’esperienza del singolo giocatore ma non hanno mai dimenticato che il fulcro del gioco è la squadra.
Battlefield vuole sì essere arcade ma al tempo stesso ti coinvolge in una precisa e reale atmosfera: ci porta in luoghi e tempi che sono realmente esistiti attraverso le armi, i mezzi, le mappe, le skin dei personaggi e i suoni. Non un gioco realistico ma un atmosfera ispirata alla realtà. Si tratta di un’esperienza completa: quando entri in un server entri anche in una storia moderna, passata o futuristica che sia. L’esperienza è completa: fanteria, mezzi di terra, di cielo e di mare. Tutto. Basta ricordare il primo Battlefield 1942 o il mitico Battlefield 2 per non parlare dell’amatissimo Battlefield Bad Company 2. E sono solo alcuni esempi.
Tenendo bene a mente questa doverosa premessa, possiamo dire tranquillamente che in Battlefield 1 troviamo il giusto omaggio alla lunga storia del titolo e ritroviamo l’essenza del suo spirito. Pensiamo che questo Battlefield sia dedicato alla community dei tanti appassionati che seguono la serie da anni. Vediamo perché in tre punti e rispondiamo anche ad alcune (lecite) critiche.
La storia? Davvero coinvolgente.
La novità più grande è la Prima Guerra Mondiale. Superato lo shock della scelta contro corrente, abbiamo capito che anche quel (triste) periodo storico può creare uno scenario affascinante per ambientazione e caratterizzazione di armi e personaggi. Ci sono armi di tutti i tipi e c’è un inaspettato equilibrio tra armi a colpo singolo e armi automatiche. Avevamo dimenticato quanto piacevole sia questo mix di armi diverse, persi in una marea di giochi di guerra moderna che propongono soltanto innumerevoli tipi di armi automatiche e i soliti cecchini. Beh, BF1 ci ha ricordato con coraggio che “si può fare”.
Ok, qualcuno dirà che non c’erano così tante armi automatiche, che si combatteva in trincea etc etc. Ma siete sicuri di sapere tutto della storia? Eravate presenti in tutti i campi di battaglia della WW1? Anche nel deserto si facevano le trincee con la sabbia? Gli effetti sonori e la grafica sono di alto livello e rendono al massimo le uniformi e i mezzi che sono davvero caratteristici. Non si corre il rischio di pensare “ah è uguale a…” e, se ci pensate un attimo, non è poco. Siamo sinceri, anche se le armi e il loro mix possono ricordare un po’ gli FPS basati sulla WW2, quando abbiamo di fronte i tank di BF1 capiamo subito dove siamo. Per non parlare degli aerei, biplani e triplani, che ti passano sopra la testa con il loro rombo tipico. C’è poco da dire: la DICE ha tirato fuori un’idea creativa cosa che di questi tempi pochi sanno fare, essendo impegnati a spammare videogiochi e a copiarsi a vicenda.
Il gioco di squadra? Sempre il nostro Battlefield.
Nello scenario complicato presente nella mappa della Beta il singolo può fare qualcosa ma la squadra vince. Distruggere i mezzi e resistere a un assalto richiede per forza un coordinamento tra più giocatori, cosa che nasce anche in modo naturale sul campo. Nessun ruolo domina, tutti hanno varie possibilità di configurazione e conservano i classici ruoli alla Battlefield: uno per curare, uno con ampio potere di fuoco, uno per dare munizioni e uno per operazioni tattiche. Difficile esprimere un giudizio finale sull’efficacia delle classi perché abbiamo provato una sola mappa e in Beta, i giocatori presenti potevano essere in larga parte occasionali. Ma se guardiamo il risultato sembra che tutto giri abbastanza bene. Forse la classe geniere lascia qualche dubbio, ma è presto per trarre conclusioni. Una dritta: occhio alla classe assalto, ha molte potenzialità.
Ok, ci sono i cecchini che “rompono le scatole”: ma se mi muovo a piedi in campo aperto come posso pretendere di passarla liscia? Come posso pretendere di contrastare un cecchino sulla distanza con un’arma automatica? Abbiamo notato che i colpi del cecchino non sono sempre letali, si viene feriti ma c’è modo di evadere usando il terreno e il movimento. Altro tema scottante sono i tank: si dice che siano troppo forti. La nostra opinione è che siano da limare leggermente. Il punto è che non ci sono RPG per dominare i tank da lontano in modo efficace, ma ci sono dei cannoni e la combinazione di granate anti tank di vario tipo. Gli aerei? Ci sono e quando bombardano possono fare male, ma se resto in mezzo alla flag in fase di cattura forse mi posso anche aspettare di essere bersagliato no?
Il divertimento? Forse siamo a un nuovo massimo.
Abbiamo provato per ore una mappa da 64 player, modalità Conquest, ambientata nel deserto. Troviamo avamposti isolati, zone rocciose e un centro abitato. Sono presenti mezzi di tutti i tipi, compreso un treno. Ci sono sia spazi aperti che zone per il combattimento ravvicinato. Quando lo spazio è aperto il terreno è sempre vario, ci sono avvallamenti e buche. La zona urbana ricorda i tipici abitati di Bad Company 2: case non grandi a uno o due piani, tetti disponibili, possibilità di distruzione molto elevata. Ma cosa vogliamo di più? Dopo diverse ore di gioco il divertimento c’è e come, anche giocando da soli o con compagni di squadra scelti a caso in game.! Si può (deve?) cambiare la tattica di gioco e le armi in base alla flag da conquistare, grazie alla varietà di paesaggio della mappa conquest, e questo rende il gameplay molto dinamico. Quasi dimenticavamo: il mitico cavallo! Una chicca davvero divertente, originale e molto spettacolare.
Ok, i commenti negativi dicono che la mappa “non è adatta”. Ma sinceramente non siamo d’accordo. Questa mappa offre un ventaglio talmente ampio di scenari che rappresenta l’essenza stessa di Battlefield. Per certi versi la mappa in Conquest 64 ci ha ricordato in parte Battlefield 2: azioni rapide e vari cambiamenti di fronte, uso dei mezzi leggeri per muoversi, fare tattiche di assalto rapido e per seminare player nei punti strategici, ampia scelta di possibili obiettivi e, soprattutto, la giusta distanza tra le flag.
Qualche critica più “raffinata” dice che Battlefield 1 non sarà un gioco molto longevo perché il numero di armi e gadget a disposizione è limitato rispetto ai passati Battlefield ambientati nella guerra moderna. Difficile prevedere il futuro, ma questa “pulizia” in Battlefield 1 è una cosa voluta da chi lo ha pensato: dove sta scritto che i giochi longevi sono per forza quelli più ricchi di orpelli vari? Dobbiamo ricordare che la semplicità di Counter Strike o di Call of Duty ha prodotto titoli dall’enorme successo e molto longevi. Un Battlefield più leggero è anche meno problematico e fastidioso, lo spam si riduce e prevalgono il teamplay e la skill individuale, elementi molto amati dai veterani della serie.
Difetti? Pochi.
Abbiamo già parlato di cecchini e tank. Non abbiamo rilevato situazioni troppo gravi. E’ poi un difetto ereditare gli aspetti migliori da Hardline e Star Wars Battlefront? Pensiamo di no, anzi una grafica raffinata e una interfaccia utente più pulita sono dei grandi pregi.
E ora passiamo al classico del repertorio: il netcode. Battlefield 4 è uscito con problemi tali che ora è davvero difficile non rivederne lo spettro in Battlefield 1. Possiamo anche dare credito ai vari test fatti da esperti di netcode che misurano le prestazioni al millesimo di secondo. Qualcosa qua e là sicuramente non va. Ma noi vogliamo rispondere con l’unico test valido: ti sei divertito? Nel nostro caso la risposta è sì, le kill sono venute normalmente e senza (in media) rilevare grossi problemi. Su Battlefield 4 i difetti erano molto evidenti e in larga parte imputabili alle ridotte prestazioni dei server. Questa volta, al lato pratico, possiamo dire che, almeno in questa Beta, le cose giravano bene al punto da non compromettere il divertimento.
La cosa che conta di più e l’ultimo verdetto per un gioco è questo: “ci gioco ore e mi diverto”. Il resto lo lasciamo ai numeri e ai (leciti) commenti da forum o da social network.
Per amor del divertimento, preferirei avere un maggiore drop nella ballistica dei tank e dei cecchini. Alla lunga distanza è fin troppo facile colpire nemici puntandoli quasi direttamente. Davvero divertente, dal 21 ottobre non avrò più tempo libero 😀
Quanto vi paga la dice per dire tutte ste stronzate?
Quanto vi paga la dice per dire tutte ste stronzate?